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Immagine del redattoreZoé et Gaia

Storia di Nonna Mimma

Aggiornamento: 2 lug 2021




***




Un bel giorno, nella Casa di Calamina la cassetta delle lettere fischiò.

Cari bambini, dovete sapere che, poiché nessuno sa dove sia il paese di Vicino-Lontano, il postino non ci può arrivare.


Ma Gaia e Zoé hanno una cassetta della posta magica, che, quando per incanto arriva una lettera, si mette a fischiare come una teiera.

Gaia corse a vedere e con gioia esclamò: “Zoé, Zoé! Ci ha scritto Nonna Mimma!”.

È sempre bello ricevere notizie da Nonna Mimma! Tutti gli abitanti della casa smettono all’istante di fare quello che stanno facendo e si riuniscono a leggere insieme le lettere della nonnina, sempre ricche di belle notizie e allegria…

Prima ancora di iniziare a leggere, Zoé esclamò: “Ogni volta che Nonna Mimma ci scrive, mi viene sempre una fame da lupi!”.


Cari bambini, questa è la storia di Nonna Mimma!



***


STORIA DI NONNA MIMMA

C’era una volta Nonna Mimma.

Nonna Mimma aveva dieci nipotini che tutti i fine settimana andavano a trovarla. Abitava vicino a un vulcano, in una bella casa di campagna, con tanto spazio, il cortile e l’altalena, gli animali e l’orto e i bambini si divertivano tantissimo a giocare tutti insieme.


L’unico problema era che i dieci nipotini erano un po’ viziati e, ogni volta che arrivava l’ora di mangiare, Nonna Mimma doveva cucinare dieci cose diverse:



Pasqualino voleva la pasta alla carbonara

Silvietta voleva la pasta al pesto

Saretta voleva la cotoletta

Lauretta voleva il risotto giallo

Vincenzino voleva le lasagne alla bolognese

Luisella voleva gli gnocchi al pomodoro

Nicolino voleva il pollo al forno

Annarella voleva le tagliatelle al ragù

Davidino voleva le polpettine fritte

Maruzzella voleva i crocché di patate


Ogni volta che si avvicinava l'ora di mangiare, la cucina si trasformava in un campo di battaglia. Nonna Mimma si stancava tantissimo, ma, pur di accontentare i suoi dieci nipotini, faceva i salti mortali.




Arrivò però il giorno in cui Nonna Mimma perse la pazienza e la voglia e pensò a un modo per cambiare le cattive abitudini dei suoi dieci nipotini.

Con un po' di fantasia e un pizzico di perfidia, aggiunse il peperoncino in ogni piatto, tranne che nel suo. Alla prima forchettata, i bambini cominciarono a tossire, a sputare e a bere litri d’acqua.


“Nonna, nonna, pizzica!!!”

“Nonna, aiuto! la mia lingua!!!”

“Nonna, nonna, mi viene da piangere!!!”

Nonna Mimma faceva finta di cascare dalle nuvole e diceva: “Bambini non saprei, forse state crescendo e vi sta cambiando la bocca!” – e continuava tranquillamente a mangiare il suo pranzo, mentre i bambini facevano i matti e saltavano come grilli.

Il primo giorno non mangiò nessuno.

Il secondo giorno non mangiò nessuno.

Il terzo giorno i bambini avevano una fame da lupi. Andarono dalla nonna che stava per iniziare a cucinare e le chiesero:

“Nonna, tu oggi cosa mangi?” e Nonna Mimma, facendo finta di nulla, rispose:


“Mi preparo un bel piatto di spaghetti al sugo fatto coi pomodorini dolci dolci del mio orto!”

“Anche noi, anche noi! Per favore, per favore!!!” urlarono i bambini in coro.

Così, Nonna Mimma calò due chili di spaghetti, fece un sugo di pomodoro strepitoso e i bambini mangiarono fino all’ultimo filo di pasta e fecero anche la scarpetta col pane.

La settimana successiva, Nonna Mimma aggiunse ai piatti dei bambini un quintale di aglio, tanto da uccidere tutti i vampiri del mondo.

I bambini, tristissimi, digiunarono per due giorni. Al terzo giorno, andarono da Nonna Mimma e, affamati, le chiesero:

“Nonna, tu oggi cosa mangi?”

“Io oggi mi preparo una frittatina con le uova delle mie galline”.

“Anche noi, anche noi! Per favore, per favore!!!”

E allora Nonna Mimma preparò una frittata di trenta uova in una padella grossa come la piazza del mercato e i bambini si leccarono anche le dita!

La terza settimana i bambini non aspettarono di digiunare per due giorni, si fecero furbi e non appena arrivarono a casa di Nonna Mimma corsero da lei che già si stava preparando da mangiare e le chiesero:

“Nonna, nonna, cosa ci cucini oggi?”

Nonna Mimma, sorridendo sotto i baffi, rispose loro:

“Io volevo cucinarmi una bella pasta e fagioli, con i fagioli che ho sgranato proprio stamattina con le mie mani”.

E i bambini in coro: “Anche noi, anche noi! Per favore, per favore!!!”

La pasta e fagioli era buonissima, i bambini erano felicissimi e Nonna Mimma finalmente riposata!

Fu così che la nonna risolse il problema e, poiché aveva molto più tempo libero, da quel giorno preparò anche il tiramisù che ai bambini piaceva tantissimo. E siccome Nonna Mimma nella crema di mascarpone ci metteva anche tre bicchierini di rum, dopo pranzo i bambini facevano anche un bel sonnellino.

E Nonna Mimma ringiovanì.




*** Dedicato a Nonna Maria e alle sue polpette.

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